Gli archetipi evocano una comprensione che è universale in tutta l’umanità, fornendo così una connessione alla saggezza attraverso i secoli. Archetipo deriva dalla radice greca archein, che significa “originale o vecchio”, e typos, che significa “modello, modello o tipo”. Il significato combinato è un “modello originale” di cui tutte le altre persone, oggetti o concetti simili sono replicati. Lo psicologo Carl Jung, ha usato il concetto di archetipo per descrivere le idee della psiche che si trovano spesso nell’arte religiosa, nella mitologia e nelle fiabe in tutte le culture. Jung ha proposto che l’arte può essere usata per alleviare o contenere sentimenti di trauma, paura o ansia e anche per riparare, ripristinare e guarire. Anche se ci sono molti archetipi diversi, possiamo riconoscere dodici tipi primari che simboleggiano le motivazioni umane di base. Ogni tipo ha il suo insieme di valori, significati e tratti di personalità e si suddivide in 4 sottoinsiemi. I tipi Ego: l’innocente, l’orfano, l’eroe, il badante I tipi Anima: l’esploratore, il ribelle, l’amante, il creatore I tipi Sé: il buffone, il saggio, il mago, il dominatore La maggior parte delle persone, se non tutte, hanno diversi archetipi in gioco nel loro costrutto di personalità; tuttavia, un archetipo tende a dominare la personalità in generale. Può essere utile sapere quali archetipi sono in gioco in se stessi e negli altri, specialmente nelle persone care, negli amici e nei colleghi di lavoro, al fine di ottenere saggezza nei comportamenti e nelle motivazioni.
Per questo Jung analizzò i simboli alchemici che sentiva essere fortemente legati al processo interiore della psiche. Sosteneva che il processo alchemico era la trasformazione dell’anima impura (piombo) in anima perfezionata (oro), e una metafora per il processo di individuazione, o crescita personale.
L’arteterapia Archetipica è vista come un viaggio dell’eroe, una discesa nell’inconscio, un processo alchemico o di iniziazione. Relazionarsi alle espressioni artistiche con questa prospettiva richiede un ammorbidimento della coscienza e una capacità di pensiero simbolico. Le sessioni di arteterapia possono avere un’abbondanza di immagini che rischiano di essere inchiodate e definite, ma invece l’arteterapeuta ha bisogno di vedere e di prestare attenzione al mistero del processo unico dell’individuo, confidando nella natura propositiva della psiche che ora è conoscibile attraverso la sua capacità di fornire prove visive attraverso immagini, produzioni artistiche e risposte narrative significative. Le immagini parlano da sole.