Sia il disegno guidato che il lavoro con la creta sono approcci delle artiterapie sensomotorie, focalizzati sul corpo e orientati al trattamento del trauma. Non si occupano necessariamente di un processo di creazione dell’immagine, ma supportano la consapevolezza delle memorie implicite del corpo, dei blocchi e delle tensioni che strutturano e modellano il nostro senso dell’essere.
Invece di una strategia cognitiva dall’alto verso il basso, come creare intenzionalmente un’immagine e poi parlarne, l’Arteterapia Sensorimotoria incoraggia un processo dal basso verso l’alto (bottom-up) per acquisire consapevolezza del sé incarnato come i muscoli e le viscere, il battito cardiaco e il respiro, gli impulsi motori e il loro feedback sensoriale che definiscono la relazione fondamentale di noi stessi con il mondo.
Il disegno bilaterale ritmico (guided drawing) o il lavoro con la resistenza fisica della creta producono un feedback immediato la cui risonanza all’interno dell’individuo favorisce lo sviluppo di nuovi percorsi neurologici in grado allentare le tensioni croniche trattenute nel corpo, liberare le emozioni e ripristinare integrità e benessere.
La tecnica del Guided Drawing for Healing Trauma consiste in esercizi di disegno guidato (ovvero si utilizzano delle “forme” archetipiche con energia maschile o femminile), ritmico e bilaterale (gli esercizi si svolgono disegnando con entrambe le mani contemporaneamente, cercando nel disegno un proprio ritmo personale), si utilizza un orientamento interno (si disegna ad occhi chiusi).
E’un tipo di esperienza terapeutica centrata sul corpo e sulla percezione tattile (influenza il sistema nervoso e la percezione aptica), che può far emergere e trovare risoluzione ai traumi attraverso la regolazione e l’equilibrio del sistema nervoso centrale simpatico e parasimpatico. Si pratica in posizione seduta davanti ad un tavolino di altezza più o meno pari a quella del nostro ombelico, su cui sarà posizionato un foglio bianco non troppo fino e fermato al tavolo con lo scotch cosi da permettere al setting di accogliere le azioni grafiche, anche energiche, che verranno impresse sul foglio.
Attraverso l’osservazione delle forme, della qualità delle linee, dei colori, dei materiali usati, il terapeuta potrà guidare il cliente nel riequilibrio delle parti scompensate, rimosse, interrotte. La ripetizione bilaterale ritmica viene utilizzata per esprimere tensione muscolare, dolore ed emozioni. I clienti quindi, con un approccio quasi simile a un massaggio, trovano movimenti che alleviano il dolore, scaricano la tensione interna e riparano le violazioni dei confini. Semplici forme archetipiche, nel frattempo, offrono inestimabili strumenti di intervento non verbale ai terapeuti. Decenni di sviluppo hanno creato questo strumento per terapisti, studenti e artisti che combina psicologia analitica junghiana, approcci transpersonali, lavoro sul corpo e arte. Il disegno guidato è una tecnica di arteterapia unica; un modo creativo per raccontare la nostra storia più grande. Gli archetipi sono evocati attraverso la ripetizione consapevole di semplici forme astratte, con entrambe le mani e gli occhi chiusi. Confidando nella propria guida interiore, l’inconscio può rivelare ricordi dolorosi, poteri distruttivi, ma anche saggezza inaspettata e abbondante guarigione.
Il “Clay Field” è una grande scatola piatta riempita di creta. Ad occhi chiusi si entra in contatto con la materia e si lascia che le mani trovino la loro strada attraverso il tocco, il graffio, lo scavo, l’impastamento, il battito, finché le forme non iniziano ad emergere raccontando la propria storia. Alla fine di una sessione, non ci sarà alcun oggetto d’arte da portare a casa, tranne un’esperienza intensa e trasformativa. Il tatto è infatti un’esperienza fondamentale. Attraverso il tatto i bambini universalmente sperimentano sicurezza e amore; essere cullati e tenuti in mano li calma. L’amore, la sessualità, ma anche la violenza vengono comunicati principalmente attraverso il tatto. Attraverso il lavoro con la creta le nostre mani potranno aspettarsi inizialmente qualcosa di freddo, indisponibile o disgustoso, perché questa era la loro esperienza in passato, ma quasi inevitabilmente cercheranno un contatto sempre più affidabile, l’equilibrio nel rapporto con il materiale e l’autorealizzazione attraverso di esso.
In un ambiente sicuro e di supporto attraverso il feedback immediato che il lavoro con la creta e il disegno guidato ci forniscono è possibile esplorare espressivamente le nostre risposte sensoriali e motorie per relazionarci alla realtà attuale più adeguatamente, interrompendo abitudini distruttive e sistemi di credenze negative del passato.
“La neuroplasticità ha scoperto che attraverso la creazione di nuove esperienze, possiamo aiutare il cervello a ricalibrarsi per rispondere adeguatamente alla realtà attuale, interrompendo abitudini distruttive e sistemi di credenze negative del passato. Un tale processo consente ai clienti di riscrivere la loro biografia verso un senso di sé più autentico e vivo “.
Da Cornelia Elbrecht, “Guarigione del trauma con disegno guidato; un approccio di arteterapia sensomotoria”